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Con l’istituzione del Piano Transizione 5.0 vengono riconosciuti crediti d’imposta alle imprese che investono in progetti di innovazione da cui vengano conseguite riduzioni dei consumi energetici. 

Chi può accedere? 

Possono accedere al beneficio tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, escluse quelle soggette a procedure di liquidazione/concorsuali, destinatarie di sanzioni interdittive o che non rispettino le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. 

Per quali investimenti? 

Sono ammissibili progetti di innovazione avviati dal 01/01/2024 e completati entro il 31/12/2025 aventi ad oggetto investimenti effettuati in beni materiali e immateriali con le caratteristiche di Industria 4.0 (controllo per mezzo di CNC, interconnessione ai sistemi di fabbrica, ecc.). Da tali investimenti deve risultare una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva di almeno il 3% oppure dei processi interessati dall’investimento di almeno il 5%. 
In presenza di un progetto di innovazione agevolabile sono altresì agevolabili gli investimenti diretti all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinati all’autoconsumo (es. impianti fotovoltaici, idroelettrici, ecc. ma NON ALIMENTATI A BIOMASSE) compresi i sistemi di accumulo per lo stoccaggio dell’energia. Sono inoltre agevolabili le spese per l’attività di formazione al fine di acquisire le competenze necessarie a gestire i nuovi investimenti. 
Possono essere ammessi all’agevolazione costi fino a 50 milioni di euro annui per ciascun beneficiario in riferimento a ciascun anno di completamento dell’investimento. 
L’acquisto di veicoli agricoli e forestali è consentito solo in caso di passaggio da un veicolo con motore Stage I o precedente ad uno con motore Stage V. 

Requisito della riduzione dei consumi energetici 

La riduzione dei consumi energetici è calcolata confrontando la situazione ante investimento con una stima della situazione post investimento. Per imprese di nuova costituzione la riduzione dei consumi energetici è calcolata sulla base di scenari con la determinazione di consumi energetici medi della struttura produttiva/processo produttivo. 
La riduzione dei consumi energetici deve risultare da apposite perizie tecniche redatte da tecnici abilitati. 
Come già descritto, per accedere alle agevolazioni è necessario conseguire una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% della struttura produttiva o di almeno il 5% del processo produttivo. 
A tal fine la struttura produttiva viene definita come: sito costituito da una o più unità locali o stabilimenti insistenti sulla medesima particella catastale o su particelle contigue, finalizzato alla produzione di beni o all’erogazione di servizi, avente la capacità di realizzare l’intero ciclo produttivo o anche parte di esso, ovvero la capacità di realizzare la completa erogazione dei servizi o anche parte di essi, purché dotato di autonomia tecnica, funzionale e organizzativa e costituente di per sé un centro autonomo di imputazione di costi. 
Il processo produttivo invece viene definito come: insieme di attività correlate o interagenti integrate nella catena del valore - che includono procedimenti tecnici, fasi di lavorazione ovvero la produzione o la distribuzione di servizi - che utilizzano delle risorse (input del processo) trasformandole in un determinato prodotto o servizio o in una parte essenziale di essi (output del processo). 

Misura dei crediti d’imposta 

Il credito d’imposta è determinato in base all’importo della spesa agevolabile e alla riduzione dei consumi energetici conseguita. 

Riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% della struttura produttiva o di almeno il 5% del processo produttivo: 
credito d’imposta del 35% per la quota di investimento inferiore a 2,5 milioni di euro; 
- credito d’imposta del 15% per la quota di investimento superiore a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro; 
- credito d’imposta del 5% per la quota di investimento superiore a 10 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro. 

Riduzione dei consumi energetici di almeno il 6% della struttura produttiva o di almeno il 10% del processo produttivo: 
credito d’imposta del 40% per la quota di investimento inferiore a 2,5 milioni di euro; 
- credito d’imposta del 20% per la quota di investimento superiore a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro; 
- credito d’imposta del 10% per la quota di investimento superiore a 10 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro. 

Riduzione dei consumi energetici di almeno il 10% della struttura produttiva o di almeno il 15% del processo produttivo: 
credito d’imposta del 45% per la quota di investimento inferiore a 2,5 milioni di euro; 
- credito d’imposta del 25% per la quota di investimento superiore a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro; 
- credito d’imposta del 15% per la quota di investimento superiore a 10 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro. 

Come accedere al credito d’imposta? 

Per accedere al credito d’imposta è necessario trasmettere una comunicazione preventiva al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) contenente informazioni relative al progetto di innovazione e corredata da una certificazione del risparmio energetico previsto. 
Il GSE verifica i dati inseriti nella comunicazione e comunica al beneficiario la disponibilità dei fondi e l’importo del credito d’imposta prenotato. Infatti, per il Piano Transizione 5.0 sono stati stanziati ca. 6,3 miliardi di euro, terminati i quali non sarà più possibile accedere all'agevolazione. Entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione del GSE dovrà essere trasmessa un’ulteriore comunicazione indicando gli estremi della fattura di acconto pagata in misura almeno pari al 20% del costo dell’investimento. 
A seguito del completamento dell’investimento e in ogni caso entro il 28/02/2026, l’impresa deve trasmettere al GSE la comunicazione relativa al completamento dell’investimento, contenente una certificazione ex post del risparmio energetico ottenuto rilasciata da un tecnico abilitato, nonché una certificazione da cui risulta l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione. 
Oltre a ciò dovrà essere presentata idonea certificazione di rispetto del principio di non arrecare danni significativi all’ambiente (DNSH). 
Inoltre per investimenti di importo superiore a 300.000 euro è necessario far redigere da un tecnico abilitato una perizia tecnica asseverata che attesti il rispetto dei requisiti imposti da Industria 4.0. Consigliamo però di far redigere la perizia tecnica asseverata anche per importi inferiori a 300.000 euro. 

Fruizione del credito d’imposta 

Dopo la verifica del GSE e dopo la ricezione della comunicazione di conferma del credito d’imposta, sarà possibile compensare il credito d’imposta entro la data del 31/12/2025. L’ammontare del credito non compensato entro il 31/12/2025 dovrà essere utilizzato in 5 quote annuali di pari importo (dal 2026 al 2030).