Patente a punti in edilizia: anche il committente controlla!

Dal 1° novembre 2024 è entrata in vigore la nuova patente a punti per le imprese edili e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri.
La patente rientra tra gli interventi previsti dal Governo per contrastare gli incidenti sul lavoro e dovrebbe migliorare la sicurezza sul lavoro, monitorando il rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza.

Tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano “fisicamente” nei cantieri, indipendentemente dall'attività che fanno (es. pulizia, manutenzioni, lavori in subappalto, ecc.) sono tenuti ad essere in possesso della patente a punti. Sono unicamente esclusi i soggetti che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale (ad esempio ingegneri, architetti, geometri, ecc.), nonché le imprese in possesso dell’attestazione di qualificazione SOA (in classifica pari o superiore alla III).
Se un’impresa o un lavoratore autonomo opera in un cantiere senza la patente oppure con meno di 15 punti sulla patente, è soggetto a sanzioni minime di 6.000 €.

Attenzione però!! Obblighi non sono previsti solo per le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri.

OBBLIGHI DEL COMMITTENTE (CLIENTE) E DELL'APPALTATORE IN CASI DI SUBAPPALTO

Anche il committente (il cliente che richiede e ordina il lavoro) o il responsabile dei lavori (soggetto nominato dal committente) è tenuto a verificare che le imprese e i lavoratori autonomi che operano nel cantiere (anche in subappalto) siano in possesso della patente a punti oppure della qualificazione SOA!!

Affinché il committente/responsabile dei lavori possa verificare la regolarità della patente a punti, sarà attivato un portale sul sito dell'Ispettorato nazionale del Lavoro. Ad oggi, questo, non è però ancora disponibile.

Il committente o il responsabile dei lavori che non abbia effettuato le dovute verifiche è punito con una sanzione da 711,92 € a 2.562,91 €. 

Nei casi di subappalto, non solo il committente o il responsabile dei lavori, ma anche l'appaltatore è tenuto a verificare l'idoneità tecnico professionale della ditta subappaltante, tra cui rileva anche il possesso della patente a crediti o della qualificazione SOA.